Tutto è cominciato da piccola, quando trascorrevo le mie giornate a casa di nonna. Lei cuciva e ricamava e io stavo lì, seduta, a osservarla. No, non mi interessava molto il cucito, ero più interessata al prossimo vestito che avrebbe fatto per la mia Barbie. Ero una bambina creativa: scrivevo poesie, disegnavo ma mai avrei pensato di poter fare più di un semplice orlo ai pantaloni.
Una ventina di anni più tardi, quando vivevo a Genova e lavoravo come ricercatrice, mamma mi ha regalato la mia prima macchina da cucire. È rimasta un intero anno in garage finché un bel giorno l’ho portata in casa: era il novembre del 2014 e io avevo deciso che quell’anno i regali di Natale sarebbero stati diversi dal solito.
Beh, da allora non ci siamo più separate.
Il 2015 è iniziato con i miei primi esperimenti nel mondo del cucito sartoriale. Avevo da sempre accarezzato l’idea di cucire i miei vestiti ma fino ad allora l’avevo sempre vista più come un’occasione mancata che come una vera possibilità. Sai quando dici “mi sarebbe sempre piaciuto…” e ne parli al passato? Ecco, quella ero io!